La villa Medicea
Da quasi cinque secoli la Villa Medicea (Patrimonio mondiale U.N.E.S.C.O. dal 2013) domina Cerreto Guidi e terre circostanti, testimoniando la magnificenza dei Medici. Villa fu costruita tra il 1564 e il 1566 per volontà di Cosimo de Medici, che frequentò e amò queste terre schive e strategiche per Firenze, bagnate doll Amo, vicine al Padule e affacciate sulla piana pisana, sulla di Nievole e sulla Lucchesia. Divenne simbolo della presenza e del potere del granduca sul territorio. arroccato sulla cima di un colle scosceso al centro del borgo e si erge protettiva sulle case e sulla vita di cerreto. Nelle sue fondamenta, poco sotto il livello del giardino, si celano i resti dell’antica rocca dei Conti
Guidi, che un tempo prendeva il suo posto.

Il progetto della Villa fu di Davitte Fortini, architetto ed ingegnere a lungo al servizio del Medici. A Bernardo Buontalenti si pensa sia, invece, attribuita l’ideazione delle monumental scale, dette “Ponti”. che lo distinguono da tutte le altre Ville medicee. Queste imponenti rampe di scale, perfettamente simmetriche, sono fatte a mattoni e pietra della Gonfalina e presentano alcune aperture, un tempo di accesso alle scuderie sottostanti.
All’interno della Villa si trova un cospicuo e significativo nucleo di ritratti della famiglia Medici nonché una erle di arazzi, ben integrati con una ricercata selezione delle collezioni Bardini. Dal 2002 la Villa accoglie. oltre, il Museo storico della caccia e del territorio.
La storia di questa Villa è indissolubilmente legata a quella di Isabella del Medici, figlia prediletta di Cosimo Se il padre, col suo carattere austero e razionale, regnò per trentadue anni dimostrando di possedere abl- Esime doti militari e politiche, la figlia non fu da meno, tanto da meritarsi l’attributo di “Stella di Casa Medici”. Poliedrica, brillante, emancipata, conversava in più lingue, suonava e componeva con talento. accompagnava il padre agli incontri politici e animò il salotto culturale più alla moda del tempo. roprio nella Villa di Cerreto, Isabella mori prematuramente nella notte fra 15 e il 16 luglio 1576. econdo la leggenda che si diffuse subito in tutte le corti europee, sarebbe stata strangolata dal marito geloso Paolo Giordano Orsini, che la sospettava di adulterio. uttavia recente studio delle lettere tra coniugi dolci e amorevoli, avvalora la versione ufficiale dell’accaduto che parla invece di morte naturale, per le complicazioni di una grave malattia, Probabilmente è un mistero destinato a rimanere tale.