Diario di bordo Treviso

Nella foto che ho condiviso su instagram ho inserito una frase di Walter Benjamin.

Treviso
Treviso

Ho fatto il mio ingresso a Treviso dal Quartiere Latino, presso la confluenza tra Sile e Cagnan Grande, è stato voluto dalla Fondazione Cassamarca che ha acquistato e poi restaurato-con proge tto dell’ar- chitetto Paolo Portoghesi – l’ex ospedale di Santa Maria dei Battuti (altrimenti detto di San Leonardo) per farlo diventare sede, assieme all’ex Distretto Militare, del polo universitario cittadino. Il complesso ospita la Chiesa di Santa Croce, oggi sconsacrata e recuperata come sede di conferenze ed eventi musicali.La facciata è in mattoni e pietra d’lstria, con quattro pilastri corinzi poggianti su alti basamenti, stretta tra il cosiddetto palazzo della Dogana e l’ala più recente del complesso. L’interno, con un alto soffitto a vela, racchiude due altari in marmo, in origine tre Su tre lati dell’unica navata si articola il coro ligneo, terminando sul quarto lato con due confessionali. Al centro si trova laltare maggiore, disegnato dallo stesso Scotti il tabernacolo racchiudeva uno sportello ligneo dipinto con un Cristo in Pietà di Dario da Treviso (1451) e ora custodito al Museo di Santa Caterina ro altare, in marmo nero e rosso di Verona, fu commissionato dalla famiglia Az zalini ed è o Santi Domenico e Rosa. rnato da una pala di Domenico Maggiotto raffigurante la Vergine con i Sulla parete sinistra si trovano le due grandi tele di Bartolom nate nel 1624: Paolo Sassoferrato giacente in letto moribondo e Sant’Elena ritrova la Croce. Sulla parte alta delle pareti sta un ciclo di tele rappresentanti le Sibille, le quali avrebbero predetto la Passione di Cristo. L’altra parete presente un altro grande dipinto del’Orioli, la Processione della reli quia della Croce. All’interno del Quartiere Latino si trova anche il piccolo santuario dedicato a Suor Bertilla.

Quartiere Latino
Quartiere Latino

Battistero di San Giovanni (sec. XII) Piccola Chiesa ricostruita nei sec. XI-Xll sulla base di più antichi edifici, per secoli ha ospitato l’unico fonte battesimale cittadino. Alterata nel tempo, è stata riportata alle originali linee romaniche da restauri novecenteschi La facciata, i fianchi e l’abside sono percorsi con raffinato senso plastico da lesene raccordate da coppie di archetti. Ai lati del portale anteriore, che conserva gli ori- ginali battenti lignei intagliati trecenteschi, sono infissi due fregi lapidei romani a motivi vegetali Sul fianco destro si trova una nicchia con affreschi tardogotici di un pittore vicino a Gentile da Fabriano. All’interno, l’antico fonte battesimale in marmo rosso di Vero- na risale alla fine del XVI secolo. Nelle due absidiole, ai lati del presbiterio, vi sono interessanti affreschi duecenteschi

Duomo di Treviso
Duomo di Treviso