Diario di bordo Complesso Pomposiano

Lungo la via Romea, si puo visitare: Il COMPLESSO POMPOSIANO via Pomposa Centro, 12| Codigoro (FE)

COMPLESSO POMPOSIANO
COMPLESSO POMPOSIANO

Nel 1802 l’abbazia, viene acquistata in un’asta pubblica dal cavalier Alessandro Guiccioli di Ravenna per uso agricolo; lo Stato riscatta il monumento con l’unità d’Italia iniziando una sistematica campagna di restauri. Il complesso pomposiano comprende oggi solo una parte degli edifici una volta esistenti. Restano la chiesa di Santa Maria, l’Aula del Capitolo, la Sala delle Stilate, il Refettorio e al piano superiore il dormitorio dei monaci, oggi Museo Pomposiano. A nord della chiesa sono il campanile, il cimitero e il Palazzo della Ragione, in cui l’abate amministrava la giustizia, mentre sono scomparsi la torre o Camera dell’Abate, un secondo chiostro dedicato a san Guido, la chiesetta di San Michele e la biblioteca con una vastissima raccolta di manoscritti

l'Ultima Cena e la Cena dell 'abate Guido
l’Ultima Cena e la Cena dell ‘abate Guido

a chiesa di Santa Maria è arricchita da affreschi di Vitale da Bologna (1351) nell’abside e di Andrea de Bruni e aiuti (1370 circa) nella navata centrale e nella controfacciata Nel catino absidale si trova Cristo benedicente tra angeli, sante e beati tra cui gli abati Guido e Andrea, il committente. Al di sotto san Martino, il Battista, gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e le storie di sant’Eustachio. Nel Giudizio Universale della controfacciata Cristo giudice è al centro affiancato dagli angeli musicanti e dagli apostoli; in basso. a sinistra, i dannati e, a destra, i beati, i Patriarchi con le anime del Limbo, San Benedetto e l’abate Aimerico, il committente. In alto Cristo tra angeli e beati. I dipinti della navata centrale, disposti su tre registri, rappresentano scene tratte dall’ Antico Testamento con i patriarchi e i profeti, del Nuovo Testamento con la parabola di Cristo sulla terra e dell’Apocalisse di san Giovanni. L’Aula del Capitolo ospita un ciclo di affreschi trecenteschi di matrice giottesca. Ne è fulcro la Crocifissione, sulla parete di fronte all’ingresso, con ai lati Pietro e Paolo. Sulle pareti laterali san Benedetto, san Guido e coppie di profeti. Dello stesso periodo sono gli affreschi di scuola riminese del Refettorio. Nella parete est l’artista probabilmente Pietro da Rimini, rappresenta al centro Cristo tra Maria,i Battista, san Benedetto e san Guido con ai lati l’Ultima Cena e la Cena dell ‘abate Guido. Nella parete nord l’Orazione nell ‘orto

Santa Maria
Santa Maria

Il Museo Pomposiano è stato istituito nel 1977 al fine di raccogliere in ur allestimento ragionato gli oggetti d’arte fino a quel momento variamente depositati all interno del complesso abbaziale. La raccolta si compone di materiali eterogenci di datazione compresa tra il VI e il XIX secolo, provenienti da scavi archeologici, ritrovamenti fortuiti e restauri. Tra le testimonianze più significative pertinenti all’arredo della chiesa si segnalano due plutei marmorei di XI secolo con animali fantastici di gusto mediobizantino e alcuni capitelli, tra i quali uno lavorato a giorno a tralci vegetali e uno a imposta ionico entrambi del VI secolo di provenienza ravennate; reimpiegato nell’atrio pare fosse invece il capitello teodosiano di V secolo. Numerosi e di diverse datazioni sono gli affreschi staccati da varie zone del complesso come l’affresco con relativa sinopia proveniente dal Palazzo della Ragione raffigurante la Vergine col Bambino in trono e due devoti, di scuola veronese del XIV secolo attribuibile ad Altichiero, o il grande pannello con la Battaglia dei Maccabei staccato nel 1963 dalla navata centrale della chiesa. Nelle vetrine sono esposti materiali di diversa origine tra cui frammenti di bacini ceramici di X-XI secolo di arte egizio-fatimita provenienti dal campanile. Tra gli oggetti d’arte più recenti sono le statue, in terracotta dipinta di bianco, raffiguranti le allegorie di America, Asia, Africa e Europa risalenti al XIX secolo e provenienti dal giardino della villa dei Guiccioli.

Museo
Museo