Un giorno nell’isola delle capre
Arrivo sull’Isola compagnia Toremar partenza da Livorno ore 08::00 ritorno ore 17:00
Il mare ha un colore che non si dimentica: profondo, vivo, quasi magnetico. Capraia mi accoglie così, con un vento salmastro che scompiglia i pensieri e li rimette in ordine, come fa il maestrale con i rami degli oleandri.
Sono arrivato per lavoro, sì – l’Enel mi ha portato fin qui – ma so già che questa non sarà solo una parentesi tecnica. Ogni isola ha il suo modo di farsi conoscere, e Capraia sembra volerlo fare lentamente, a piccoli passi.
Il porto è vivo, ma non caotico. Gente che scarica cassette di pesce, turisti silenziosi che si guardano intorno, qualche gabbiano che reclama il suo spazio. Io intanto prendo possesso dell’alloggio, sistemo le mie cose e inizio a studiare la zona di intervento.
Ma prima, una passeggiata.
Prime impressioni
Il profilo vulcanico dell’isola racconta di origini antiche. Camminando verso il centro, respiro un’aria che sa di macchia mediterranea: rosmarino, mirto, lentisco. Ogni angolo sembra avere una storia, ogni silenzio sembra carico di significati.
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