Diario – Tappa 2: Echevennoz → Aosta
Data: 22 giugno
Km: 13,9
Tempo: 4h15 camminando, 2 soste lunghe
Meteo: Sole a picco, zero vento

Partenza da Echevennoz alle 8.15. I primi due chilometri sembravano facili, poi ho capito che il sentiero ti prende per mano e poi ti molla in discesa tra sassi e radici. I “rus” sono belli da vedere, ma scivolosi e umidi. Scarpe buone, meno male. Bastoncini? Sì, servono. Non per finta.
A Gignod ho fatto sosta sotto una fontana. Acqua gelida. Piedi dentro per dieci minuti. Una signora anziana mi ha detto che “i forestieri si vedono subito dalle gambe”. Vero. Gambe già a pezzi.
Verso Variney ho avuto il primo vero calo: fame, sete, e sole addosso. Bar trovato per miracolo. Panino col lardo (troppo salato), caffè. Il morale risale.
Ultimo tratto verso Aosta: asfalto e calore. La città ti arriva addosso all’improvviso, con traffico e odore di smog. Dalla natura al caos in dieci minuti. Arrivato alla cattedrale con le ginocchia che chiedevano la pensione.
Note:
Acqua scarsa lungo il percorso, riempi ogni volta che puoi.
Scarpe ok. Prossimo acquisto: calze migliori, vesciche in arrivo.
Bellissima tappa, ma da non sottovalutare. Se parti tardi, ti friggi.
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