Un viaggio nell’Accoglienza


Centro di prima accoglienza “Gabriele Castiglion”

Le diversità cesseranno di esistere quando la smetteremo di alzare il dito per giudicare il prossimo o noi stessi : giudicare non è umano.

Diario di bordo viaggio verso l’accoglienza la mia prima esperienza come volontario presso il centro di prima accoglienza “Gabriele Castiglion.

Cosa fa il centro accoglienza

Il centro è stato inaugurato il 1° giugno del 1984 nell’ex colonia Vittorio Emanuele III suscitando sin da subito la protesta dei commercianti locali, i quali vedevano nella “mensa per i poveri” un pericolo per il rilancio turistico di Ostia. Con il passare del tempo la mensa è riuscita ad integrarsi nel territorio e tante sono le persone che è riuscita a sostenere nel momento del bisogno. La tipologia degli ospiti è fortemente eterogenea: persone con polidipendenze in condizioni di indigenza, immigrati senza reddito in cerca di occupazione, persone senza dimora, pensionati con basso reddito per i quali il pagamento dell’affitto incide pesantemente sulla disponibilità economica mensile, persone disoccupate o inoccupate, ecc

Obiettivo del Centro

Il Servizio nasce per dare la possibilità di un pasto caldo e l’opportunità di un luogo altrettanto caldo di relazioni significative destinati a persone che vivono in condizioni socio-economiche disagiate, povere di relazioni e in condizione di forte isolamento. Il contesto relazionale garantito dalla presenza di volontari e operatori si colloca in un ambiente dignitoso, orientato all’ascolto, all’accoglienza e alla promozione della persona. Molto spesso, la mensa costituisce il primo punto di contatto con le persone in situazione di disagio, quindi la struttura lavora anche con l’intento di indirizzare le persone in difficoltà verso il circuito interno della Caritas diocesana e parrocchiale (Centro di Ascolto diocesano di Ostia e centri di ascolto parrocchiali, soprattutto delle prefetture ecclesiastiche della zona) e verso la rete territoriale formale e informale (servizi sociali e sanitari pubblici e degli Enti del Terzo Settore).

Il mio contributo

Ho aderito attraverso la mia azienda Enel tra i volontari che parteciperanno all’iniziativa Un pasto caldo alla mensa di Ostia “Gabriele Castiglion”

Con molto intusiasmo ho voluto partecipare a questa iniziativa per capire cosa significa appartenere al mondo degli invisibili.

Poveri eci si diventa dice Piero il responsabile di questa diocesi non per scelta e i motivi sono tanti.

Il mio ruolo è stato servire i primi caldi pasta con il sugo, riso in bianco , minestra con le lenticchie.

Fa un caldo per l’acqua calda per riscaldare i primi ma non fa niente penso sempre a chi sta peggio di me.

È ora dell’apertura della mensa e mano mano si palesano Gli invisibili per rispetto non descrivo le persone ma sui circa 80 persone che ho servito ho visto tutto.

È stato veramente un’esperienza molto bella e significativa.

Ho pranzato anche con qualcuno di loro dove abbiamo condiviso questa giornata particolare.

Centro di prima accoglienza “Gabriele Castiglion”

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Pubblicato da Diario di Bordo

Amo viaggiare,fotografare,condivido tutti i posti che vado. Sono un local guides livello 9

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