Diario di bordo

Viaggiare è come leggere un libro io nel mio diario di bordo racconto il mio viaggio


Ritrovamento del capitello ad Aulla.

Ricordo ancora quel giorno che appena ritrovato il capitello l’entusiasmo era alle stelle.

Ricordo ancora le parole di uno degli invitati alla l’inaugurazione della mostra dell’architetto e scultore Cesare Nardi “Ytalia”, al Museo di San Caprasio. All’inaugurazione, quando accompagnati insieme ai carabinieri dopo il mio ritrovamento entrammo nel museo.

Feci vedere la foto del rinvenimento e ricordo bene le parole di uno degli ospiti che riconobbe l’epoca del capitello che mi disse *ma chi te la fatto fare chiamare i carabinieri te lo potevi tenere tu*.

Oggi dopo aver ricevuto un messaggio whatapp da una redatrice di Massa Carrara purtroppo dovevo dare ragione anche se il mio senso civico lo rifarebbe di nuovo alle parole di quel signore.

Sapete perché aveva ragione il signore?

Non tanto per il valore economico ma  per il nome del pellegrino che l’ha ritrovato.

Questa estate ormai terminata per lavoro mi sono recato ad Aulla, e spinto dall’emozione di rivedere il capitello, ho chiamato anche i carabinieri che con me erano venuti alla mia chiamata che feci per il ritrovamento mi avrebbe fatto piacere rivederli ma non potevano perché in servizio.

Rivarco con lo stesso entusiasmo il museo è di fronte a me vedo il capitello che avevo trovato.

I miei occhi si gonfiano di lacrime per la bellezza di questo manufatto.

Capitello di Aulla

L emozione è così forte ma ad un certo punto mi rimbombano le parole di quel tizio come se tornasse a me per dirmi vedi che avevo ragione.

Vedere il capitello senza nemmeno il mio nome e la data del ritrovamento un po e come aver lascito al letto del fiume quel reperto e proseguire il mio cammino da pellegrino ignoto .

Chinsa cosa avrebbe detto Sigerico ?

Forse è stato proprio lui ad indicarmi il luogo del capitello ritrovato dal pellegrino senza nome.





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